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Covid, 680 nuovi casi in Puglia. Picco nel Leccese: 73 positivi nelle ultime 24 ore

LECCE – Nelle ultime 24 ore i nuovi casi di positività al Covid riscontrati nel Leccese sono stati 73, 39 nel Brindisino, 57 nel Tarantino, 150 in provincia di Bari, 127 nella Bat, 227 in provincia di Foggia. In tutto, a fronte di 6.533 tamponi, l’ultimo bollettino regionale parla di 680 nuovi contagi rilevati in Puglia. Sempre nelle ultime 24 ore si registrano anche 8 decessi: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 2 nel Foggiano e 2 nel Tarantino.

In tutta la regione sono 12.302 i positivi al Covid e 6.539 i pazienti, ad oggi, guariti.

La firma di un nuovo Dpcm, con ulteriori restrizioni, è attesa nelle prossime ore.

È finito, di fatto, con un aggiornamento nella giornata di lunedì il vertice che si è tenuto questa domenica tra i rappresentanti delle Regioni, dei Comuni e delle Province, alla presenza dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari Regionali, Francesco Boccia. L’obiettivo: discutere le nuove misure che il governo intende adottare per frenare l’impennata dei contagi. Decisioni scottanti sulle quali, ancora, non sembra essere stato raggiunto un accordo definitivo.

Tra le proposte ci sono: centri commerciali chiusi nel weekend, coprifuoco alle 18, stop agli sportelli per le scommesse in bar e tabaccherie, restrizioni alla mobilità regionale e tra regioni, chiusura delle scuole in base all’indice di contagiosità Rt locale (e didattica a distanza in tutta Italia forse anche per le medie).

Nella giornata di sabato, intanto, il Comitato tecnico scientifico ha indicato le regioni classificate ‘ad alto rischio’ riguardo la trasmissione del Coronavirus: tra queste c’è anche la Puglia.

Nel Salento, in queste ore, si susseguono gli appelli di intervento e prevenzione su più fronti. Per quello sanitario insorge, ad esempio, il sindacato FSI-USAE che alla Asl ha inoltrato la richiesta urgente di garantire i livelli essenziali di assistenza e sicurezza sul luogo di lavoro, soprattutto nei reparti di neonatologia e terapia intensiva neonatale nel Vito Fazzi di Lecce.

Sul fronte economico a battere i pugni sul tavolo è Confartigianato imprese Lecce, che denuncia come il Decreto Ristori abbia tagliato fuori rosticcerie, piadinerie e pizzerie al taglio. “Una scelta inaccettabile -dicono- bisogna subito estendere i benefici”.

Anche sul fronte della giustizia non mancano gli appelli: Confsal-Unsa, partendo da un ultimo caso sospetto di contagio di un dipendente del tribunale di via Brenta a Lecce, chiede di premere l’acceleratore sul lavoro da remoto anche nelle aule di giustizia.

E.FIO

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