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Corvino: “Impegno, orgoglio e rispetto per far crescere il Lecce. Tachtsidis? Caso chiuso”

LECCE – Pantaleo Corvino, Direttore dell’Area Tecnica del Lecce, ospite di TeleRama, a Piazza Giallorossa, parla del suo ritorno nel Salento dopo 15 anni di assenza conditi con oltre 600 gare in serie A e l’esperienza in Coppa dei Campioni, spiegando perché ha deciso di sposare ancora la causa giallorossa:

Riportare il Lecce, con l’aiuto della mia società, dove l’ho lasciato l’ultima volta; con un settore giovanile all’avanguardia, uno dei migliori d’Italia, che lasciai con sette titoli italiani, con risorse tecniche che poi arrivavano in prima squadra, questo è un obiettivo. Gli obiettivi li trasformi attraverso le idee ed io mi impegnerò a rafforzarle con la mia esperienza e con i miei principi che sono passione e impegno, per riuscire a rinforzare il Lecce attraverso quello che vogliamo essere un modello che possa essere riconosciuto a livello nazionale, dunque riuscire attraverso le scelte, la famosa patrimonializzazione, a finanziarci da soli. Un ruolo strategico lo deve avere il settore giovanile. Altri due elementi sono orgoglio, tutti dobbiamo sentirci orgogliosi di indossare e appartenere a questo territorio; infine il rispetto che è un valore; attraverso queste idee dobbiamo raggiungere questi obiettivi”.

Negli ultimi giorni la società giallorossa ha dovuto gestire i mal di pancia di Mancosu e Tachtsidis, e se il nodo del capitano è stato sciolto in conferenza, la questione del centrocampista greco è ancora una patata bollente ma il direttore di Vernole mette un punto definitivo sulla questione. A Lecce nessuno può fare quello che vuole e lo spiega attraverso le sue metafore nude e crude:

Ci piace lavare i nostri panni in casa, quando qualche panno sporco esce fuori bisogna metterlo subito in lavatrice e lo abbiamo portato in mezzo a voi per mettere tutti a conoscenza dei fatti. Noi come club non possiamo creare precedenti su situazioni che non sono possibili. A mercato chiuso, un calciatore, qualsiasi calciatore non può venire per chiedere di essere ceduto senza un’offerta di un altro club che lo vuole, quando ci sono questi problemi, come società dobbiamo essere in grado di risolverli se ci riusciamo, se non ci riusciamo, come con il Covid bisogna saper convivere, siccome noi siamo in grado di convinvere, abbiamo già le sale di terapia intensiva pronte, perché siamo specialisti anche in questo, allora non ci preoccupiamo, voi ed i tifosi vi potete preoccupare ma sapete che i medici ci sono nelle terapie intensive per curare la malattia e dovete stare tranquilli. Discorso chiuso come club; noi ad un tesserato per poter andare via, anche sapendo che possiamo disilludere le sue attese, non possiamo concedere che possa andare via senza che un altro club ci faccia un’offerta, non possiamo creare un precedente”.

Infine si proietta alla gara di Brescia. Il Lecce venerdì sera farà visita alla squadra di Lopez che tra casi di Covid-19, una contestazione e il cambio di allenatore, vive un momento particolare ma Corvino è cosciente che non sarà semplice:

Più insidiosa del solito, quando ci sono tutte queste difficoltà una squadra tira fuori il meglio e di più; poi dall’altra parte si può abbassare la concentrazione pensando che possa essere più facile. Spero che i nostri calciatori non tengano conto di questo sapendo che facciamo una partita importante contro una squadra importante: della rosa dello scorso anno è andato via solo Tonali, sono arrivati altri 4 calciatori nuovi mantenendo l’intelaiatura. Sarà una partita dura, tosta e spero che il Lecce sia all’altezza, così come è stato ad Ascoli”.

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