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“Te cciu a ttie e iddhru”: sindaco e vice di Neviano denunciano il Comandante della Municipale

NEVIANO – Una comunicazione istituzionale è culminata in un diverbio e poi una rissa: il tutto alle porte della caserma dei carabinieri. Le vittime, il sindaco di Neviano Silvana Cafaro e il suo vice, Antonio Megha, hanno sporto denuncia contro il loro aggressore: il comandante della Polizia Municipale Massimo Bianco.

Questi i fatti riportati nella querela.

La sindaca a metà della scorsa settimana ha ricevuto una mail dalla prefettura: tre suoi concittadini erano in quarantena fiduciaria per aver raggiunto il Pronto Soccorso di Gallipoli, dove nelle stesse ore era stato riscontrato un soggetto positivo al Covid.

Qualche ora dopo la sindaca apprende come uno dei medici di base in pensione del paese avesse raggiunto una delle persone in quarantena, per rilasciare apposito certificato relativo alla possibilità di voto domiciliare. In tarda mattinata, affacciandosi alla finestra del Municipio, scorge il comandante Bianco intento a parlare proprio con quel medico curante, senza mascherina e distanziamento. Per questo decide di segnalare alla Prefettura quanto appena appurato.

Segue una comunicazione telefonica del sindaco al Comandante, tramite il cellulare del vicesindaco Antonio Megha. Appresa la notizia, la reazione del Comandante sarebbe stata irruenta, come racconta la stessa Cafaro. “Te cciu a i tie e iddhru”  le avrebbe detto al telefono, per poi scorgerli alle porte della caserma (raggiunta dai due per denunciare la minaccia ricevuta poco prima), arrestare la marcia e aggredire verbalmente lei e fisicamente lui. Questo è quanto è stato messo nero su bianco da sindaco e vice.

Il vicesindaco nonché assessore alla cultura, per giunta cugino del Comandante Bianco, nelle scorse ore ha dato mandato all’avvocato Giuseppe Corleto di valutare la propria posizione di persona e istituzione offesa e di agire per le vie legali.

Nelle prossime ore entrambi attendono l’esito della richiesta di rimozione dall’incarico di Bianco, avanzata contestualmente alla denuncia.

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