BEIRUT – La 31enne di Specchia Veronica Lia era a Beirut la sera della devastante esplosione. Vive in Libano insieme al marito.
Con lei c’era anche il padre, l’ex parlamentare Antonio Lia, partito nei giorni scorsi proprio per andare a trovare la figlia.
L ’Amministrazione Comunale di Specchia ha confermato la notizia con un post su fb.
“Ci sentiamo particolarmente e profondamente vicini ai nostri concittadini specchiesi che hanno vissuto da vicino questo dramma perché presenti in Libano – scrivono in un post il sindco e tutti i consiglieri comunali – Un caloroso in bocca al lupo di pronta guarigione alla nostra concittadina rimasta ferita”.
Veronica è quindi rimasta coivolta nell’inferno del 4 agosto scorso quando intorno alle 18 ora locale, una doppia esplosione di un deposito ha sventrato interi edifici provocando morti e migliaia di feriti. Ad splodere sarebbe stato un deposito dove erano conservate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, un composto chimico usato come fertilizzante ma anche per produrre esplosivi.
Veronica Lia e il padre, ex sindaco di Specchia, hanno quindi vissuto da vicino la tragedia.”Mia figlia vive con il fidanzato proprio nelle vicinanze del porto – racconta Antonio Lia – Sono rimasti feriti entrambi, lui in modo più grave. Mi hanno chiamato i suoi genitori per dirmi cosa era accaduto. Quando sono corso in ospedale, essendo in tutt’altra zona, ho assistito ad un vero e proprio incubo: la sofferenza era ovunque, così come la disperazione. Mia figlia e il suo ragazzo sono vivi per miracolo. Ma accanto a loro sono morte centinaia di persone e sono ancora sotto shock. Il centro di Beirut è ridotto in un cumulo di macerie. La sensazione è quella di essere sopravvissuti ad una guerra. Il dolore e il clima che si respira sono indescrivibili”.