LECCE – (di Tonio De Giorgi) Per Lecce-Genoa la prima raccomandazione è non perdere. e a prescindere dal risultato, non esaltarsi e non deprimersi poiché resteranno altre quattro giornate e il fattore sorpresa è sempre dietro l’angolo. Le due squadre si giocano tanto, non tutto, nella sfida del Ferraris. La formazione giallorossa è reduce dalla sconfitta interna contro la Fiorentina e ha, rispetto al Genoa, un giorno in più di riposo. In casa giallorossa Calderoni è stato convocato. Come tutte le vigilie non mancano i dubbi per Liverani. Davanti a Gabriel il tecnico giallorosso potrebbe confermare la stessa linea difensiva schierata contro la Fiorentina. Dunque: Rispoli, Lucioni, Paz e Donati. A sinistra le alternative sono due: Dell’Orco, comunque con pochissimi minuti nelle gambe, e Vera, al quale Liverani difficilmente darà fiducia dall’inizio. Solo una difesa più nutrita vedrebbe l’inserimento dal primominuto di Dell’Orco in posizione di centrosinistra con Donati confermato sull’out mancino. Oppure Dell’Orco esterno e Donati dirottato sul centrodestra. A centrocampo Liverani valuta l’innesto di Tachtsidis nella formazione di partenza. Le opzioni per la mediana non mancano visto che l’allenatore giallorosso può contare pure su Majer e Barak senza dimenticare Mancosu, il quale (non brillantissimo contro la Fiorentina) potrebbe pure iniziare sulla linea di trequarti. A ispirare la manovra offensiva, oltre a Mancosu, ci sono Farias, Saponara e forse Falco. In attacco è quotata la presenza di Lapadula, atteso ex. Il centravanti che la scorsa estate lasciò i rossoblu per il Salento è in ballottaggio con Babacar. Un altro ex è Riccardo Saponara migrato a gennaio dal Genoa al Lecce.
All’andata finì 2-2. Gli ospiti guidati da Thiago Motta passarono in vantaggio con Pandev nel primo tempo. Nella ripresa il raddoppio di Criscito su calcio di rigore. Al 15′ Falco riapre la sfida e al 25′ Tabanelli fissa l’incontro sul punteggio di parità.