LECCE – Sotto con il Cagliari: mancano sette gare alla fine del campionato e il Lecce va a fargli visita al Sardegna Arena. Si gioca domenica alle ore 19:30 contro una squadra che si trova a metà classifica ed è già salva: quaranta punti frutto di 10 vittorie, 10 pareggi e 11 sconfitte.
Quarantotto gol fatti e 46 subiti: i sardi sono molto equilibrati nelle due fasi. Nell’ultima al “Franchi” con la Fiorentina è finita con un pari e patta: un punto che non scontenta nessuno, con gli ospiti che, nel secondo tempo, hanno fatto molto bene. Con il portiere Cragno che è stato uno dei migliori in campo. Il 3-5-2 dovrebbe essere il modulo di base, anche se Zenga ama il 4-3-3. Da valutare Ceppitteli e Pellegrini. Non ci saranno Oliva, Pavoletti e Pereiro.
All’andata al Via del Mare è finita 2-2: quattro gol, tre espulsioni e una rimonta ai danni degli uomini allora allenati da Maran, che non hanno agganciato così il terzo posto. Ospiti in doppio vantaggio fino all’83’ con João Pedro e Nainggolan. Lecce a segno con Lapadula e con la magia di Calderoni. Finale thrilling: rosso per Cacciatore, Olsen e Lapadula dopo una rissa tra gli ultimi due.
La prima vittoria dei giallorossi al Sant’Elia risale alla stagione 1984/85 arrivata con un’autorete di Lamagni. Una rosa da Europa League quella allenata dell’Uomo Ragno che ha preso in mano dal 3 marzo, con l’intervallo del lockdown, un gruppo depresso e allo sbando.
Ora testa al presente, l’unica cosa che conta davvero. A Liverani servono tre punti salvezza, il resto sono solo chiacchiere e quello che accadrà lo scopriremo.
C. Tommasi
