LECCE – Tre anni di calvario, di ospedali, di viaggi della speranza ma senza nessun esito perchè nessuno sembra trovare la chiave giusta per farla tornare ad una vita normale. Questa è la storia della figlia del signor Angelo, un papà guerriero, in campo sin da subito per cercare di aiutare sua figlia, affetta da una grave forma di anoressia
Lei, purtroppo, continua a non stare bene, è lui stesso a definire la situazione “preoccupante”, la sua ragazza è stata nuovamente ricoverata all’ospedale Vito Fazzi il 19 giugno. Ma in queste ore dovrà essere trasferita da Lecce a Brusson , in provincia di Aosta, dove la attende una struttura DCA residenziale. Il tutto – ci racconta – è stato concordato con i medici che hanno stabilito il trasferimento in ambulanza ma la ASL di Lecce non se ne è potuta far carico. Ed anche questa volta faremo noi familiari.”
E così Angelo ha scritto al presidente della Regione Emiliano e all’assessore alla Sanità, ma ancora non ha ricevuto risposta. Gli specialisti hanno deciso che il trasferimento da Lecce debba avvenire in ambulanza, ma per colpa di quella che il signor Angelo definisce “una burocrazia assurda” a questo non può provvedere la Asl. Il risultato è che ancora una volta questa famiglia ha dovuto farsi carico non solo del peso psicologico di una situazione del genere, ma anche di quello economico.