SOLETO- La devozione ai tempi del covid19 si piega alle regole, ma non si spezza di fronte alla liturgia, anzi trae linfa vitale dalla preghiera dei devoti. Con questo spirito Soleto, con le dovute precauzioni, celebra il suo santo patrono: Antonio di Padova. La diretta della celebrazione eucaristica, presieduta dal parroco della parrocchia Maria Santissima Assunta, don Daniele Albanese, e trasmessa su TeleRama, per consentire di celebrare, a tutti coloro che non potevano entrare nella chiesa matrice, la memoria di uno dei santi più venerati al mondo, ha portato conforto e ha aperto i cuori alla speranza. Nonostante la rinuncia alla processione e alle luminarie, Soleto si è stretta intorno al parroco della chiesa matrice, al sindaco, alla giunta e al comitato festa. Con le dovute distanze, tutti quelli che hanno potuto e voluto, hanno rivolto il loro sguardo verso la statua del glorioso frate francescano elevato agli onori dell’altare undici mesi dopo la sua morte per aver lasciato un segno indelebile non solo per quanto riguarda la predicazione, ma anche per aver steso la sua mano verso i diseredati e i poveri bisognosi di un tozzo pane. Il santo dei miracoli è stato invocato per debellare il coronavirus nel tentativo di ritornare alla normalità da parte di un centro che è stato duramente messo alla prova, ma si è impegnato con tutte le forze per superarla.
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