LECCE – Come anticipato dal capo di Gabinetto di Emiliano, Claudio Stefanazzi, nel pomeriggio si terrà il confronto regionale (anche con l’amministrazione leccese) sul destino, a stretto giro, degli ambulanti itineranti che non hanno una postazione fissa in aree mercatali della città già riavviate con nuove regole anti-contagio.
Di fatto, però, confidano in un responso positivo anche tutti gli ambulanti che non rientrano nel settore alimentare e che, a differenza di titolari e gestori di negozi la cui riapertura è prevista il prossimo 18 maggio, non hanno alcuna certezza sulle tempistiche di riavvio del commercio in strada.
Si tratta di decine di commercianti che questa mattina hanno assistito “alla finestra” alla prima (timida e ordinata) riapertura del mercato bisettimanale di Via Bari, consentito con apposita ordinanza di Palazzo Carafa venerdì scorso. Quello stesso giorno gli altri ambulanti, itineranti, hanno raggiunto la sede del Comune, manifestando il proprio dissenso per il mancato sblocco della propria attività. Un confronto acceso con il sindaco Carlo Salvemini e l’assessore alle attività produttive Paolo Foresio. Al margine di quell’incontro Stefanazzi, contattato telefonicamente dal primo cittadino, rassicurò: la Regione è già al lavoro sul tema – disse – lunedì un tavolo tematico consentirà di trovare la giusta soluzione al problema e ai mal di pancia che ne derivano.
La Regione Puglia non sarebbe nuova ai viaggi in solitaria, in termini di riavvio di attività sulle quali il Governo tende invece a temporeggiare. Dopo lo sblocco della pesca e l’annuncio sulla riapertura di parrucchieri e centri estetici, a prescindere dalle linee guida Inail, quello degli ambulanti potrebbe essere un altro settore da sbloccare in anticipo.
Si attende, dunque, il responso pomeridiano. Laddove nulla dovesse essere stabilito nell’immediato, gli ambulanti sarebbero pronti sin da subito a scendere nuovamente in strada a manifestare il proprio dissenso.
E.FIO