Sport

Il Governo palleggia: entro fine settimana indicazioni sulla ripresa

Vincenzo Spadafora, ministro allo Sport, dopo la FUMATA GRIGIA al termine della riunione con i vertici del calcio, ha una patata bollente in mano: il mondo del calcio vuole tornare in campo, come, se e quando però, adesso, deve deciderlo il Governo.

Spadafora incontrerà il ministro della Salute, Roberto Speranza e il comitato tecnico scientifico del Governo e dovrà stilare una proposta da consegnare al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che la valuterà prima di inserirla nel prossimo decreto.

Dunque ormai è una questione di giorni, entro la fine della settimana il ministro dovrebbe comunicare la data per l’inizio degli allenamenti delle squadre di calcio che dovranno organizzarsi per rispettare tutti i punti del protocollo sanitario.

L’indirizzo dunque è chiaro: ricominciare ad allenarsi e poi si deciderà quando tornare a giocare.

Il post del ministro Vincenzo Spadafora

C’era attesa per il comunicato stampa di Spadafora che però ha preferito esternare il suo pensiero sulla sua pagina ufficiale FB in un lunghissimo post che apre così: “Sono anche io un tifoso cui manca seguire la propria squadra” e conclude: “Farò di tutto perché nel decreto che a breve approveremo siano contenute tutte quelle norme che assicurino a tutto il mondo dello sport e ai lavoratori il sostegno necessario per impedire che anche una sola realtà sportiva debba chiudere o che una sola persona perda il suo lavoro”.

Se da un lato ormai è chiaro che gli allenamenti ricominceranno non è ancora chiaro se i campionati riprenderanno a giugno, luglio o chissà quando però ci sono delle indicazioni ben precise: l’UEFA ha chiesto che i campionati siano portati a termine entro la fine di agosto, dunque, riprendendo la preparazione dopo il 4 maggio, molto probabilmente l’11 maggio o qualche giorno dopo, le squadre potrebbero scendere in campo nel fine settimana del 13 e 14 giugno, proprio nei giorni in cui sarebbero dovuti iniziare gli Europei, e come termine ultimo il 21 giugno per giocare poi ogni 3 giorni e terminare tutto in un mese e mezzo.

Ovviamente la serie A deve tener conto delle le gare da recuperare e c’è anche l’incognita Coronavirus perché nessuno può prevedere quello che potrà accadere nelle prossime settimane.

Non sarà semplice anzi è veramente difficile immaginare un gioco del calcio così frenetico e senza tifosi, perché ovviamente è impensabile che siano autorizzati assembramenti. Sarà un calcio diverso, sarà il calcio nei numeri e non quello delle emozioni.

 

Francesca Rizzo

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