LECCE – Gianmarco Chironi, salentino doc, nato a Nardò il 7 settembre 1997, vive a Surbo, è uno dei portieri del Lecce, ed ha parlato dalla sua casa dove sta trascorrendo con la famiglia questo periodo di distanziamento sociale:
“La vivo abbastanza bene, è un periodo difficile per tutti ma ho fatto l’abitudine rispetto all’inizio, vivo a Surbo con i miei genitori, sono fortunato la quarantena la faccio con loro ed ho l’affetto della mia famiglia”.
Si allena un paio d’ore al giorno sia in casa con gli attrezzi che in giardino con suo padre, ex portiere, è una maniaco dell’alimentazione, ama mantenersi in forma. Ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile ed ha un sogno nel cassetto ma per adesso cerca di carpire tutti i segreti ai compagni di reparto che hanno un bagaglio d’esperienza più vasto:
“Lo staff ci ha dato indicazioni da seguire; io sono molto attento all’alimentazione sana, e seguo il mio piano in modo abbastanza rigido; tra allenamenti e piano alimentare alimentare sto continuando a darci dentro per farmi trovare pronto. Ho acquistato degli attrezzi che mi servono per per allenarmi e svolgo dei lavori di forza e forza esplosiva che mi ha indicato lo staff della società, poi bisogna dare una rispolverata alla parte tecnica, e lo faccio in giardino… e mi aiuta anche mio padre che è stato un portiere. Con Gabriel e Mauro mi trovo bene, sono più giovane di loro e ho tanto da imparare e possono darmi una grossa mano e mi trovo bene anche con il nostro preparatore, Gigi Sassanelli.
Sono nel Lecce da quando ho 9 anni e mezzo, prima giocavo nel Surbo e nel settore giovanile ho fatto tutta la trafila e a 16 anni arrivai in prima squadra, e dopo tanti anni spero che si realizzi il sogno più grande, che è quello di esordire con la maglia della mia squadra in A, altrimenti pazienza, io ho dato sempre il massimo”.
M.C.