BUENOS AIRES- Sono diversi i salentini e gli italiani bloccati al momento in Argentina. Dopo il caso del leveranese Roberto Paglialunga, ecco che ne giunge un altro. A contattarci è stata la mamma di una studentessa di 21anni che si trova in un campus a Buenos Aires dallo scorso 24 febbraio. La sua permanenza sarebbe dovuta proseguire fino al prossimo luglio, ma scattata l’emergenza sanitaria, l’Università ha dovuto comunicare la fine dei corsi il 31 marzo, invitando i ragazzi stranieri a tornare a casa da dove proseguire con le lezioni online. Purtroppo però, malgrado i tentativi, le telefonate all’unità di crisi della Farnesina, le mail alle ambasciate e ai consolati in Argentina, la ragazza non riesce a tornare in Italia.
La giovane studentessa continua così a vivere lì, in quarantena insieme agli altri colleghi ma lontana dai suoi affetti, senza capire come e quando sarà possibile tornare dalla sua famiglia. Non è ben chiaro ancora cosa non stia funzionando, perchè la Farnesina tentenni a dare risposte o possibili aiuti. Il signor Roberto, infatti, solo dopo diversi tentativi e l’ultimo colloquio con il Console generale di Buenos Aires, nelle prossime ore tornerà finalmente a Leverano. “Ma di certo -desidera sottolineare- no per merito della Farnesina ma grazie all’Ambasciata Svizzera”, che ha deciso di imbarcarlo su uno dei suoi aerei e così consentirgli il ritorno in Italia. L’aereo atterrerà a Zurigo, poi da lì, grazie alla sua azienda il viaggio proseguirà in auto. Salvo imprevisti, quindi, lunedì dovrebbe finalmente giungere dalla sua famiglia, ma con un amaro in bocca: non essere stato sostenuto dal proprio Paese e aver letto persino messaggi offensivi, in uno dei momenti più delicati e che mai avrebbe immaginato di dover vivere.
Ma ora, mentre per lui l’odissea è terminata, ne continua un’altra: quella della studentessa di Palmariggi e della sua famiglia che ora si appella al Governo affinchè inizi a dare risposte e permetta a questa ragazza, come a tanti altri connazionali, di rientrare il prima possibile.
E.P.