Il pallone rimbalza sulle ipotesi e il mondo del calcio annaspa tra le difficoltà create da quello che vorrebbe fare e dall’impossibilità di farlo.
L’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus non cesserà pigiando un bottone o come d’incanto evidenziando una data sul calendario.
La situazione è difficile ma il Presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, in modo determinato continua a ribadire che i campionati saranno portati a termine non appena le condizioni saranno favorevoli, non c’è una scadenza ma solo la priorità di permettere al campo di emettere i verdetti.
La settimana scorsa c’è stata la la riunione della commissione medica federale. Sono state messe a punto le linee guida per stilare un protocollo di ripresa in sicurezza, a breve seguirà una nuova video conferenza tecnico scientifica durante la quale sarà resa nota la procedura.
L’auspicio è di ricominciare a fine aprile con il ritiro permanente delle squadre e con tutti i controlli medici per garantire la negatività al Covid-19 degli addetti ai lavori.
Tra il dire e il fare però la distanza è abissale.
Le ipotesi sono quelle che aleggiano da scrivania a scrivania: far giocare i recuperi mancanti sabato 23 e domenica 24 maggio per partire poi la settimana successiva con un tour de force fino alla fine del torneo, giocando ogni sabato e domenica e ogni mercoledì e giovedì.
Ovviamente le gare si disputerebbero senza pubblico e le perdite economiche per le società sarebbero ingenti.
Stadi chiusi e televisioni accese almeno fino alla fine dell’anno ma c’è già chi ipotizza fino a marzo 2021 e le gare delle zone rosse, se resteranno ancora accese, dovrebbero essere giocate in campi neutri, in altre regioni.
Lo sport più amato dagli italiani si ritrova nel caos delle incertezze e se non fosse per una serie di concause, generate dall’impatto economico su tutto il comparto calcistico, l’unica cosa giusta da fare sarebbe far calare il sipario ma a quanto pare lo spettacolo deve continuare.
Attenzione però: soldi e calcoli a parte sarà solo l’evoluzione del virus a dettare i tempi.
M.C.