GALLIPOLI- A Gallipoli arrivano i sigilli al terzo stabilimento balneare nell’arco di un mese e mezzo. Sono stati apposti nelle scorse ore da Polizia locale e Polizia provinciale: si tratta del Lido Rivabella, tra la città e Lido Conchiglie. L’inchiesta è stata condotta dal pm Alessandro Prontera e il sequestro preventivo è stato disposto dal gip Cinzia Vergine. Le ipotesi di reato sono di abusi edilizi e di occupazione del demanio marittimo, a causa del mancato smontaggio della struttura al termine della stagione balneare. E’ indagato il titolare, F.L., 24 anni, di Gallipoli.
Contestata la non facile amovibilità della struttura. E’ questo il presupposto per ottenere la concessione demaniale poiché i permessi di costruire sono stati rilasciati con il vicolo della stagionalità. Il sequestro del Rivabella arriva dopo quello dei lidi Zen e Zeus e riguarda una porzione di mille metri quadrati, pedane in legno, chiosco bar, servizi igienici e tettoie.
A pesare c’è anche l’ordinanza comunale che impone lo smontaggio delle strutture al termine dell’estate, come disposto dalla Soprintendenza.