LECCE- In tredici giorni sono stati raccolti online ben 98mila euro: l’iniziativa “Un caffè per gli ospedali di Lecce e provincia”, promossa da un gruppo di giovani medici, piccoli imprenditori e semplici cittadini, ha centrato l’obiettivo, alzando anzi l’asticella visto che l’obiettivo iniziale era di molto inferiore. Ben 5.706 cittadini hanno effettuato una donazione.
“Una somma grande e inaspettata – ha commentato il medico Lorenzo Costantini – denaro proveniente dai sacrifici di tutti noi donatori, raccolto in un momento così difficile e che dovrà rendere servizio e onore a tutti quelli che hanno donato un caffè agli Ospedali della ASL Lecce. Le necessità più importanti ravvisate dai nostri Direttori e Colleghi sono di ventilatori polmonari (il cuore della terapia di un covid grave), broncoscopi (apparecchi che servono all’intubazione orotracheale e all’esecuzione di alcune procedure diagnostiche) e un apparecchio portatile per eseguire le radiografie presso il reparto di Malattie Infettive (COVID) dell’Ospedale di Galatina. Abbiamo contattato molte aziende fornitrici e ci hanno spiegato che, vista la situazione d’emergenza, gli ordini delle ASL e della Protezione Civile hanno assoluta priorità rispetto a quelli dei privati ed é per questo che abbiamo deciso di accreditare l’intera somma sul conto istituito dalla ASL Lecce per ricevere le donazioni. Abbiamo anche cercato disperatamente dispositivi di protezione individuale da fornire al personale sanitario, ma non siamo riusciti ad avere nessuna certezza dalle aziende riguardo la possibilità di riceverli in tempi ragionevoli. Anche queste aziende ci hanno consigliato di delegare gli acquisti alla nostra ASL oppure agli organi di Protezione Civile che comunque hanno al momento “diritto di prelazione” sulle forniture. Ci sarà un altro post con tutte le ricevute, la PEC che invieremo ad Asl Lecce, la ricevuta del bonifico della donazione e ogni indicazione utile affinché ognuno di noi possa essere sicuro della destinazione del “caffè” offerto e soprattutto, affinché tutti possiamo essere orgogliosi dell’iniziativa alla quale abbiamo creduto”.
