Attualità

Analisi del sangue? Un’odissea: nei laboratori garantite solo prestazioni urgenti

LECCE- Non ce n’è per nessuno, neppure per le donne in gravidanza che periodicamente devono effettuare i controlli né per i pazienti oncologici a cui è attribuito formalmente il codice 048 né per i dializzati o chi effettua terapie anticoagulanti. Chiedere di sottoporsi alle analisi del sangue o delle urine diventa un’odissea per molti, se sulla prescrizione medica mancano i codici giusti. È più facile, insomma, riuscire a comprare un Gratta e Vinci che effettuare un prelievo.

Per evitare di metterci in coda al Vecchio Fazzi, dove, come abbiamo documentato in questi giorni, spesso si sta in fila senza poter rispettare le distanze di sicurezza, abbiamo, dunque, effettuato una ricerca telefonando alla gran parte dei laboratori privati convenzionati della città di Lecce. E abbiamo avuto il riscontro: molti sono chiusi “a causa dell’emergenza Coronavirus”, come recita il messaggio di alcune segreterie telefoniche, oppure esercitano in orario ridotto, ma con prestazioni riservate solo ed esclusivamente ai cittadini che presentano una ricetta su cui il proprio medico di medicina generale ha riportato le diciture U, che indica le urgenze da trattare entro 72 ore, o B, cioè gli esami differibili al massimo entro dieci giorni.

A causare il blocco dei laboratori, anche quelli privati, è stata – con effetto a cascata – l’ordinanza della Regione Puglia del 12 marzo scorso, provvedimento che, nell’ottica di concentrare risorse ed energie nella lotta al Coronavirus, ha eliminato le prestazioni a pagamento e ha ridotto le altre alle urgenze dichiarate dai medici di famiglia. Il resto dei malati, però, continua ad esistere anche durante l’emergenza Covid e i contraccolpi si fanno sentire, dall’assistenza domiciliare integrata stoppata alle terapie fermate fino, appunto, alle difficoltà a sottoporsi ad analisi. Tutto questo, nonostante nei laboratori possa essere garantito il rispetto delle misure previste attraverso l’impiego di dispositivi di protezione per il personale e nonostante molti centri siano attrezzati per poter effettuare i prelievi anche a domicilio.

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