Cronaca

Vendevano mascherine al 6000% in più. Maxi sequesto nel barese

BARI – Vendevano mascherine protettive ad un prezzo esorbitante, il 6000% in più del normale. E i gel e i prodotti igienizzanti, in realtà, non erano a norma.

Ma nelle scorse ore il bliz della Finanza di Bari, su disposizione della Procura del capoluogo, ha portato al sequestro di 30mila prodotti per un valore di 220mila euro.

I 130 finanzieri hanno setacciato capannoni e fabbriche di 22 comuni della provincia di Bari. Ma il punto è che quei prodotti erano distribuiti ovunque ed erano anche venduti online. I militari hanno perquisito 30 diverse imprese i cui titolari erano italiani e cinesi, riscontrando gravissime irregolarità. In particolare è stato scoperto che gel e salviette igienizzanti per le mani, venivano presentati con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni, con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante, e a prezzi decisamente più alti rispetto a quelli praticati prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria in Italia per il Covid-19.

La Procura, infatti, ha constatato che mancavano i requisiti imposti dal Ministero. Ovvero: tutti i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione o che riportano l’indicazione del termine “sanitizzante/sanificante” (classificati come biocidi) sono posti in commercio solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione alla commercializzazione da parte del Ministero della Salute o dell’Unione Europea. La presenza del numero di autorizzazione/registrazione rilasciato dal Ministero della Salute o dalla Commissione Europea assicura che i prodotti siano stati sottoposti ad una preventiva valutazione che ne garantisce la sicurezza e l’efficacia nelle condizioni di uso indicate ed autorizzate.

Altrettanto grave è quanto scoperto in alcuni negozi e purtroppo in alcune farmacie della zona: le mascherine erano schizzate di prezzo del 6000% in più. I finanzieri hanno appurat che gli esercenti avevano acquistato maxiconfezioni di mascherine per rivenderle in confezione singola trasparente. Ovviamente a prezzo d’oro.

Tutta la merce è stata sequestrata.

Articoli correlati

Incidente sul lavoro, precipita dal terzo piano: un uomo in ospedale

Redazione

Portaluri: «L’abolizione delle Province potrebbe essere solo una finzione»

Redazione

Tct, tutti in cassa per altri 12 mesi

Redazione

Rave letali, Dalila e gli altri

Redazione

Inquilini morosi: Arca Sud non deve pagare l’acqua

Redazione

Abbandono di rifiuti, controlli no stop contro i trasgressori: multe nel centro storico di Gallipoli

Redazione