LECCE – Il monito che il prefetto Maria Teresa Cucinotta rivolge a tutti gli amministratori della cosa pubblica è chiaro: “Mai sottovalutare i toni o il peso delle parole che vi vengono rivolte. Denunciate sempre”:
Per questo, alla luce degli ultimi atti intimidatori rivolti (con modalità diverse) a sindaci e assessori del territorio, in mattinata ha chiamato a raccolta le Forze dell’ordine tutte e l’ultima vittima in ordine di tempo, il sindaco di Campi Salentina Alfredo Fina. Sabato notte, l’auto di Fina parcheggiata nel cortile interno della sua abitazione, è stata avvolta dalle fiamme in conseguenza al lancio di una molotov. Nessun dubbio sul dolo, così come non vi sarebbe però alcun nesso tra il raid incendiario e la malavita. Un diniego ad un singolo cittadino che pretendeva un aiuto economico non dovuto: sarebbe questa la causa a monte del folle gesto, ipotizzata dalla stessa vittima che ha ancora negli occhi le fiamme di quella notte.
In via XXV Luglio è stato convocato anche il sindaco di San Donato di Lecce, Alessandro Quarta. A lui il plauso per aver denunciato tempestivamente un concittadino che, a fronte di un diniego alla richiesta di aiuti economici, ha minacciato di far saltare in aria la propria abitazione. Dalla denuncia di sindaco e vice, sono partite le indagini culminate, nei giorni scorsi, nell’arresto dell’uomo di 48 anni del posto. Nessuna intimidazione rivolta all’amministrazione, ma pur sempre una minaccia che metteva a rischio la pubblica incolumità e la cui denuncia ha consentito di scongiurare il peggio.
“L’attenzione – aggiunge il Prefetto – è e resta alta”. Gravissimo incappare in minacce e subire danni, anche a fronte di un lecito diniego che certifica, tra l’altro, la correttezza dell’operato amministrativo.
E.Fio
