ROMA – Non ci sarà nessun tifoso dell’Atalanta questa domenica al Via Del Mare. Come vi abbiamo anticipato in anteprima e in esclusiva nel pomeriggio, il caso leccese è stato portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri che, in serata, ha poi ufficializzato la scelta di vietare la trasferta ai tifosi bergamaschi, considerato il quadro nazionale legato all’allerta Coronavirus e soprattutto la situazione particolarmente critica registrata nel Bergamasco.
Un passo indietro. L’allerta legata alla diffusione virus ha spinto la Lega Calcio, nei giorni scorsi, ad optare per partite a porte chiuse per molte delle gare di serie A. Tra queste Lecce-Atalanta non c’era, nonostante quella del Bergamasco sia attualmente considerata una zona altamente a rischio, con oltre 70 persone contagiate.
Dopo il servizio di TeleRama in cui l’US Lecce lamentava il silenzio delle istituzioni competenti a fronte di una missiva inviata, in via straordinaria, per porre il problema, a farsi portavoce della questione con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, è stato il partamentare 5 stelle salentino Leonardo Donno.
“In serata – aveva annunciato nel primo pomeriggio, in esclusiva, ai nostri microfoni – il dossier sarà portato in Consiglio dei Ministri, con due ipotesi sul tavolo: il rinvio o il divieto di trasferta per i tifosi bergamaschi”. La conferma su quest’ultima ipotesi è arrivata, appunto, in tarda serata, al margine del Consiglio, preceduto da un incontro tra il Ministro Spadafora, Figc e Coni.
Una scelta che metterà certamente la parola fine al tam tam di appelli e lamentele avanzati dai tifosi di casa nei giorni scorsi e che, dall’altra parte, sta già sollevando un polverone nella tifoseria avversaria che aveva già acquistato il biglietto.
E.Fio