Cronaca

Estorsioni e spaccio: cinque arresti

TARANTO- Concorso in tentata estorsione, spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi da sparo; a Taranto, quattro persone sono finite in carcere e una  agli arresti domiciliari. A un’altra è stato notificato il “divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalle persone offese”. All’alba, i Carabinieri della Compagnia di Castellaneta, insieme a colleghi provenienti da diverse articolazioni del Comando Provinciale di Taranto e al Nucleo Cinofili di Modugno,  nei Comuni di Ginosa e Laterza hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone di Laterza (un 45enne, un 43enne, un 34enne e un 20enne) e di 2 persone di Ginosa (un 45enne e un 43enne),.
L’indagine si è sviluppata dal febbraio al giugno del 2019. I sei indagati sono accusati di
–     un tentativo di estorsione in concorso, di cui rispondono in due, dei quali uno destinatario della custodia in carcere e l’altro del divieto di avvicinamento alle persone offese;
–     vari episodi di spaccio e detenzione di stupefacenti in concorso, di cui rispondono 4 indagati, dei quali 3 destinatari della custodia in carcere e 1 degli arresti domiciliari;
–     detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo, di cui risponde un indagato destinatario della custodia in carcere; la vicenda in particolare viene rilevata dagli inquirenti durante l’attività tecnica posta in essere in fase di indagini.
L’operazione, convenzionalmente denominata “Latentia”, dall’antico nome della città di Laterza, nasce inizialmente dalla denuncia sporta a gennaio del 2019 dall’anziana madre di un uomo scomparso nel 2014, che aveva ricevuto una telefonata sulla sua utenza fissa con la quale uno sconosciuto, minacciando di morte i congiunti della donna, le aveva intimato di sanare pretestuosi e non verificati debiti contratti dal figlio. Le indagini hanno consentito di smascherare ed arrestare l’estorsore, che aveva agito in compagnia di un complice, documentando, inoltre, nello sviluppo di tutta l’attività investigativa, anche l’esistenza di un altro gruppo di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, con il contestuale recupero, in due diverse circostanze, di alcune dosi di marijuana e cocaina.

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