GALATONE- Sulla discarica di Galatone continua la querelle tra il sindaco Flavio Filoni l’imprenditore Giuseppe Calò, della società REI srl. Il primo cittadino aveva definito “politicizzato” l’intervento di Calò, alle quali REI ora controreplica: “Le dichiarazioni di Giuseppe Calò rese a Telerama non sottendono finalità atte a favorire alcun esponente politico. Rappresentano uno sfogo e un atto di accusa nei confronti di un certo modo di fare politica, uno sfogo perfettamente legittimato dal fatto che egli ha subito in prima persona e sulla propria pelle le conseguenze nefaste del clima di odio e di ingiustificato allarmismo nei confronti della discarica che è stato creato ed alimentato proprio durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2017. A valle della campagna elettorale è poi intervenuto il sequestro della discarica per motivazioni che sono al vaglio della Magistratura. Nessuno vuole interferire nel campo della politica e tantomeno nell’azione della magistratura, ma non si può sottacere un danno ambientale di siffatta portata, soprattutto non conoscendo le conseguenze che deriveranno dall’aver lasciato per due anni l’eternit accatastato senza alcuna precauzione in luoghi in cui la gente passa o soggiorna quotidianamente o occasionalmente. La denuncia fatta dagli schermi di Telerama e gli esposti depositati in Procura servono a testimoniare che, per ben due anni, determinate situazioni di pericolo sono state ignorate. Non si stigmatizza tanto la mancata bonifica dei luoghi che, si sa, ha costi molto elevati, soprattutto ora che l’eternit deve essere conferito in discariche extra-regionali. Ciò che si denuncia è che nessuno si è premurato di effettuare neanche interventi minimali di messa in sicurezza.
