CAVALLINO- Non ha avuto il timore di denunciare ed è stata la fiducia riposta nei carabinieri a segnare la svolta: a Cavallino, un commerciante 40enne ha fatto arrestare i suoi due presunti estorsori. I militari hanno monitorato tutto, compresa la consegna del denaro, mille euro, per intervenire subito dopo arrestando in flagranza di reato Manuel Gigante, 39 anni, e Antonio Cannoletta, di 44, considerati appartenenti a consorterie criminali leccesi.


La trappola è scattata mercoledì mattina, nella stazione di servizio Eni, davanti agli occhi di diversi automobilisti che stavano effettuando rifornimento e che hanno assistito alla scena.
Probabilmente, non è stata questa l’unica volta in cui il commerciante è stato taglieggiato dalle stesse persone che, però, da Capodanno, lo hanno sottoposto per una settimana a forti pressioni, con intimidazioni e minacce, verbali e fisiche, perché consegnasse loro la somma di mille euro in contanti.
Da qui la decisione di denunciare il tutto all’Arma, che ha pianificato le operazioni: dopo la consegna delle banconote, Gigante e Cannoletta sono stati bloccati subito mentre stavano salendo su una Mercedes per allontanarsi. Ad intervenire, un gruppo di militari lì presenti in borghese e in divisa: hanno perquisito i due uomini, trovando il denaro che è stato sequestrato. I due sono stati quindi accompagnati in caserma, a disposizione del pm Giorgia Villa, e poi in carcere. Nelle prossime ore, si terrà l’udienza di convalida dell’arresto.