CAPRARICA DI LECCE- La cura dei dettagli per immergersi nella storia, per tornare indietro di duemila anni, in quella piccola Betlemme che aveva accolto una famiglia in fuga, visto nascere un bambino in una mangiatoia, con il coraggio poi di venerarlo come il figlio di Dio. A Caprarica di Lecce, il presepe vivente è anche molto altro a Kalòs, l”Archeodromo del Salento, culla di archeologia ma anche di un modo nuovo di reinventarsi.
Un presepe da vivere appieno, anche in questo fine settimana, nel giorno di Capodanno e poi dal 4 al 6 gennaio, dalle 16.30 alle 21, con la grande chiusura il giorno dell’Epifania alle 15.30 con l’arrivo dei Re Magi. Un evento suggestivo, che si è aperto già a Natale, sostenuto con convinzione dall’amministrazione comunale di Caprarica guidata dal sindaco Paolo Greco.
Provare per crederci: Kalòs pullula di mercati di ogni genere, locandieri e osti con le loro pietanze preparate e distribuite secondo tradizione. Il percorso presepiale è ricco di straordinarie scenografie, ambientazioni storiche ricostruite ad hoc e addobbi luminosi che si confondono con le stelle della notte. Un modo anche per riscoprire le potenzialità del presente: l”artigianato in primis, ma anche l’agricoltura e il cibo, con i i prodotti enogastronomici locali frutto delle antiche tradizioni e preparati al momento.
Forte e minuziosamente curato, dunque, il riferimento all’economia rurale, ma anche al mondo romano con la ricostruzione della sfarzosa corte di Erode, del tempio sacro e con la presenza dei centurioni della Legio X Fratensis.