AttualitàCronaca

Migranti, in centinaia rischiano di restare in strada da Capodanno

LECCE- Tra pochi giorni, dall’1 gennaio, un centinaio di persone, in Puglia, rischia uscire dal sistema dell’accoglienza. Non è un problema solo loro, essendo una preoccupazione che riguarda anche decine di Comuni, comunità e lavoratori salentini coinvolti. A sollevare il caso a livello territoriale è stato il Comitato Enti Gestori SIPROIMI Puglia, che gestiscono cioè i centri ex Sprar.

Nei scorsi giorni, infatti, il Ministero dell’Interno ha emanato le circolari che dispongono, a partire da Capodanno, l’uscita dai centri di accoglienza dei titolari di protezione umanitaria e dei richiedenti asilo attualmente ospitati lì.Il provvedimento, contenuto nella legge 132/2018, che ha convertito il Decreto Sicurezza, si abbatte su 1428 migranti in tutta Italia. Tra loro ci sono anche nuclei familiari e donne sole con minori, che verrebbero così “consegnati alla strada, interrompendo i percorsi di inclusione in atto”, denunciano gli operatori.

Nella serata di sabato, a seguito di un forte allarme che si è registrato da parte degli enti di tutela e delle organizzazioni umanitarie, il Viminale ha diffuso una nota per far sapere che nessuno sarà lasciato per strada. Le organizzazioni locali, però, non la considerano tranquillizzante ma inadeguata, inefficace e farraginosa. La soluzione proposta è considerata più costosa e non praticabile vista l’imminenza della data del 31 dicembre. Si chiede, dunque, la semplice continuità dell’accoglienza.

Il Viminale, infatti, in vista della scadenza il prossimo 31 dicembre dei progetti in corso, ha fatto sapere che l’Autorità responsabile dei fondi europei Fami ha già pubblicato due specifici avvisi riservati agli enti locali per finanziare iniziative di accompagnamento all’autonomia e all’inclusione e un nuovo bando verrà a breve pubblicato. Per dare continuità si potranno usare anche le strutture già destinate dai Comuni alla causa e c’è la possibilità, se ricorrono i presupposti, di rilasciare un permesso di soggiorno per cure mediche o per i casi speciali previsti dalla legge (es. vittime di tratta). Il tempo per partecipare a quei bandi, considerate anche le festività natalizie, è però poco, così come il flusso di informazioni agli enti . Per questo si chiede “con forza al Governo e al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese di sospendere immediatamente i provvedimenti in corso di realizzazione e che si proceda a una spedita revisione della legge tesa alla sua totale abrogazione”.

Articoli correlati

Furto nella caserma del Corpo Forestale: via con mitragliatori e pistole

Redazione

Tre arresti e una denuncia per droga tra Guagnano e Nardò

Redazione

Operatrice sanitaria aggredita a Copertino e la Cisl denuncia la grave assenza di personale

Redazione

Lecce, Maria Grazia Chiuri lusingata dalla cittadinanza onoraria

Redazione

Ospedale Copertino, il sindacato Cobas: “Si potenzino i servizi sanitari”

Redazione

Appello del Pd al Comune: “I Beni culturali siano gestiti in modo integrato”

Redazione