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Sequestrati i pontili di Otranto: la Capitaneria ha messso i sigilli

OTRANTO – Sono stati sequestrati i pontili di Otranto, al centro da mesi di una vera e propria guerra tra istituzioni. I sigilli sono stati apposti intorno alle 16,00 dalla Capitaneria di Porto, sequestrata anche tutta l’area demaniale del porto interno. L’infrastruttura, realizzata attraverso autorizzazioni stagionali, avrebbe dovuto essere smontata da metà novembre, come previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha accolto le ragioni della Soprintendenza, bocciando quelle del Comune di Otranto. I pontili sono stati al centro di un braccio di ferro e sono oggetto di un nuovo progetto con il quale il Comune sta cercando di mantenerli in piedi. Nell’ultima conferenza dei servizi di qualche giorno fa, però, la Soprintendenza ha confermato la sua opposizione.

Per la vicenda ora risultano iscritti sul registro degli indagati il sindaco Pierpaolo Cariddi, quattro assessori della sua giunta – il vicesindaco Michele Tenore, Domenica De Donno, Cristina De Benedetto, Lorenzo Bello- e il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Emanuele Maggiulli.

Sono accusati anche di occupazione abusiva del demanio marittimo, per non aver disposto lo smontaggio dei pontili. Per la Soprintendenza, le strutture galleggianti possono restare in piedi solo sei mesi all’anno.

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