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Postazioni 118 gestite all’esterno, “Asl internalizzi servizio e volontari”

LECCE- Le postazioni del 118 affidate a ditte esterne passino a Sanitaservice: la richiesta, presentata da Usb al tavolo convocato nelle scorse ore presso l’Assessorato alla Salute della Regione Puglia, apre il nuovo fronte dell’internalizzazione nella Asl di Lecce. Qui, caso unico a livello regionale, ci sono ancora quattro postazioni affidate ad altri, mentre nella Asl foggiana il servizio è passato già dal 2008 a Sanitaservice, società inhouse nate come braccio operativo delle Asl.

Vinta la partita delle nuove assunzioni e stabilizzazioni dei pulitori, con il concorso per 159 posti full time e a tempo indeterminato reso noto qualche giorno fa, ora si passa ad altro. C’è anche da risolvere la questione del Cup, servizio non dappertutto internalizzato e per il quale Lecce attende che si chiuda la discussione in corso con la Regione per il trasferimento di risorse finanziarie, al fine di sottoscrivere i contratti per altre 33 unità (per un totale di complessive 53 unità) della graduatoria vigente.

Nel frattempo, mentre si attende la definizione del futuro della AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), Usb incalza sul 118 e i sindacalisti leccesi Gianni Palazzo ed Enzo Cortese hanno posto la questione nell’ambito della discussione sulle Nuove Linee Guida relative alle società inhouse pugliesi.

Per tutte le postazioni 118 regionali affidate ad associazioni di volontariato, oltre all’internalizzazione in Sanitaservice, Usb ha chiesto, dunque, l’assunzione dei volontari cui dovrebbe essere riconosciuto il servizio prestato, come previsto all’art. 30, comma 6 della Legge Regionale n. 4/2010.

“Non vogliamo essere complici del lavoro nero presente all’interno delle postazioni del 118: dietro la dicitura volontari – dicono dal sindacato – ci sono veri e propri lavoratori altamente preparati e qualificati”. In riferimento alla ASL di Lecce, è stato chiesto inoltre che venga considerata l’internalizzazione del servizio del traporto dei pazienti da e verso strutture sanitarie di dialisi pubbliche e private accreditate.

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