GALLIPOLI- La violenta mareggiata dello scorso 12 novembre è ancora impressa negli occhi dei gallipolini, che ancora oggi si ritrovano a fare i conti con i danni subiti, cercando nel loro piccolo di rialzarsi…anche se è dura: “In queste settimane siamo stati costretti a chiudere la nostra attività per rimboccarci le maniche. I danni sono ingenti. Solo nella nostra braceria si aggirano tra gli 8 e i 9mila euro”, ci 
raccontano i titolari del ToroLoco. Ma non sono i soli. Dopo Porto Cesareo, il tour di #UNAMANOXILSALENTO continua così nella Città Bella dove questa mattina è stato invitato per un sopralluogo l’editore di TeleRama, Paolo Pagliaro che ha incontrato pescatori, titolari di stabilimenti balneari e imprenditori che a rilento cercano di dare un senso alla loro vita lavorativa, nonostante alcuni impedimenti dovuti alle transenne, alla carenza di parcheggi…a un lungomare che ad oggi è un cantiere aperto. Da non dimenticare il problema dell’ erosione costiera, del ripascimento delle spiagge e anche il danneggiamento della banchina.
Tuttavia, nonostante questo, dopo quel 12 novembre Gallipoli, giorno dopo giorno, con difficoltà si rimbocca le maniche. Ma non basta. Ecco perché oltre a sensibilizzare tutti i salentini a continuare a contribuire alla campagna #unamanoxilsalento lanciata da TeleRama, per sostenere imprenditori e pescatori messi in ginocchio da quel fenomeno straordinario portato dal maltempo, si rilancia l’appello al Governo affinché, oltre agli 897mila euro, faccia giungere al più presto i fondi necessari per rimettere in piedi Gallipoli, come l’ intero Salento. “I cittadini del Salento non sono cittadini di serie B rispetto al Veneto, alla Toscana e Venezia -ha affermato l’editore Pagliaro- Meritiamo lo stesso rispetto e finchè non avremo giustizia non ci fermeremo”.
