LECCE- S’interfacciano di continuo con l’Ufficio Casa del Comune di Lecce, ma la situazione è così ingarbugliata che assicurarsi degli interventi strutturali seri, che servirebbero come il pane, oltre che manutenzione costante, sta diventando fin troppo complicato. Al civico 48 di via Fermi, in queste palazzine di proprietà comunale, il degrado è totale. Fuori e dentro.
All’esterno, campanelli e cancello rotti, erbacce in abbondanza. Alcuni disagi sono, a onor del vero, causati dagli stessi residenti, come i cumuli di rifiuti in molti spazi. Non è loro responsabilità, invece, il fatto che i terreni incolti limitrofi spesso vengano dati alle fiamme d’estate e sono culla di ratti e altri animali. La vicina via Caretta, ancora, è diventata una discarica, complice il fatto che sia interrotta e spesso venga utilizzata per appartarsi.
All’intero, la situazione è standard dappertutto. L’umidità s’infiltra ovunque, gli infissi sono assolutamente inadeguati. Spetterebbe agli inquilini sistemarli, ma le loro condizioni economiche sono così precarie che anche in queste settimane è intervenuto il Comune per ordinare alcune tapparelle che devono essere installate. In alcune abitazioni, poi, non ci sono neppure le porte interne a dividere gli ambienti e a provare a trattenere il calore quando fa freddo.
La gran parte dei residenti qui ha problemi di disabilità. Queste palazzine, infatti, sono sorte in virtù della legge 104, ma molti appartamenti sono poi stati assegnati temporaneamente come case parcheggio anche a persone che non avevano i requisiti e che dopo diversi anni sono ancora lì. Alcuni, quindi, risultano anche abusivi. Questo però danneggia come al solito chi è regolare e paga le conseguenze maggiori.
A pesare, inoltre, sono diverse morosità: alcuni inquilini, per loro stessa ammissione, stanno cercando di regolarizzare la posizione e pagare gli arretrati, ma quei mancati introiti nelle casse comunali complicano la situazione, perché sono risorse che non ci sono per programmare nuovi interventi di risanamento e strutturali. È un cane che si morde la coda, insomma. Ma il peso non può ricadere sempre sull’anello più debole.
“E’ vero che non riusciamo a rimediare a tutto – dice Silvia Miglietta, assessore alla Casa – ma molti lavori sono di manutenzione ordinaria a carico degli affittuari. Ricevo regolarmente gli inquilini di via Fermi e laddove possiamo intervenire lo facciamo”.
“Quel che possiamo promettere – aggiunge Alessandro Delli Noci, vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, dopo essere stato contattato da Telerama – è di fare un sopralluogo con gli uffici nei prossimi giorni e capire la situazione in base alla tipologia degli appartamenti e alla morosità degli inquilini”. Insomma, un modo almeno per differenziare le posizioni e non penalizzare i regolari, la cui situazione di disagio personale e sociale rischia altrimenti di aggravarsi oltremisura.
Dopo il nostro servizio, interviene Giorgio Pala, consigliere comunale e presidente della decima Commissione Controllo: “Apprendo alcune notizie sconcertanti circa lo stato di totale abbandono delle case comunali di via Fermi. Proprio dove dovrebbero essere garantite le migliori condizioni per i residenti, fungendo da esempio per altre abitazioni, si vive invece nel degrado e nell’incuria. Gli inquilini, in qualità di aventi diritto, devono essere ascoltati e devono trovare conforto nelle istituzioni, purtroppo sorde fino ad oggi. Auspico un immediato intervento dell’Amministrazione Comunale: in caso contrario, convocherò tempestivamente una Commissione Controllo (già per la prossima settimana), al fine di analizzare le problematiche e proporre una rapida soluzione”.
