BARI – Arriva con un ritardo di quattro mesi sulla tradizionale tabella di marcia e con un bottino meno sostanzioso degli anni precedenti: circa 40 milioni di euro. La manovrina regionale è stata approvata dalla giunta e dopo la lente dei revisori dei conti, andrà al setaccio delle commissioni prima, del Consiglio regionale poi.
Un passaggio che, con le elezioni alle porte, non sarà facilissimo. Anche perché è l’occasione attesa da maggioranza e opposizione per spuntare qualche soldo verso quella o questa causa.
Intanto, però, l’esecutivo regionale ha piantato i suoi paletti nell’assestamento e variazione di bilancio: 40 milioni di euro totali, si diceva. Così ripartiti: 4 milioni di euro andranno ad implementare il fondo per gli assegni di cura per l’assistenza alle persone affette da malattie gravi. Un incremento molto atteso. Duecentomila euro andranno al sostegno delle famiglie dei pazienti oncologici. La sanità assorbirà 10 milioni di euro per soddisfare investimenti fatti sugli immobili che non possono essere coperti dai fondi romani. I medici specializzandi potranno tirare un sospriro di sollievo, la Regione metterà di tasca propria 4 milioni di euro per integrare la quota che da Roma viene erogata ma che risulta insufficiente, causando ritardi nei pagamenti degli stipendi mensili. Chi rottamerà la propria auto, si vedrà rimborsare il bollo. Questo fino ad oggi non era possibile. Nelle casse della Regione verranno meno 2 milioni di euro che, sino ad ora, provenivano dalla tassa automobilistica per la rottamazione.
Le imprese ittiche che hanno subito uno stop della pesca, saranno compensate con 500mila euro totali da ripartire fra ciascuna di queste. Il grande classico torna: 5 milioni di euro andranno ai consorzi di bonifica commissariati e 1,5 milioni di euro all’Arif.
Poco lo spazio per le modifiche e le contrattazioni politiche, ma la prossima occasione sarà fra poco più di un mese quando in aula arriverà l’ultimo bilancio della legislatura Emiliano.
http://