Cronaca

Razzia di cavi di rame nella centrale Enel di Cerano: quattro arresti

BRINDISI – È stato il personale di vigilanza interna all’azienda a lanciare l’allarme. Lunedì in tarda mattinata, intorno alle 14, in quattro erano intenti ad asportare cavi di rame dal nastro trasportatore della centrale Enel Federico II di Cerano. Dopo un breve tentativo di fuga, quattro brindisini sono stati arrestati dai Carabinieri in flagranza di reato.

Si tratta di Alessandro Colucccello, 30 anni, Tonino Ferrari, 59 anni, Salvatore Vitasevic, Roberto Galluzzo, 54 anni.

La refurtiva, posta sotto sequestro, consiste in 1400 metri di cavi per un peso di 3.575 Kg dal valore complessivo di 30.000 euro circa. Quando la vigilanza si è accorta dei quattro malviventi, loro erano già intenti a sezionare quanto asportato poco prima mediante l’utilizzo di una grossa troncatrice a scoppio e di una cesoia. Raggiunti dai Carabinieri, capeggiati dal Comandante della Compagnia, il Maggiore Stefano Giovino e dal Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, il Tenente Marco Colì, i quattro si sono dati a precipitosa fuga, interrompendo l’azione delittuosa, ma sono stati bloccati dopo un breve inseguimento attraverso i campi.

La refurtiva rinvenuta è stata recuperata e contestualmente restituita al responsabile della centrale elettrica, mentre gli attrezzi atti allo scasso sono stati sottoposti a sequestro. Gli Arrestati, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, al termine delle formalità di rito, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.

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