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Alcoltest, la sentenza: valido solo se certificato corretto funzionamento apparecchio

LECCE – In caso di contestazione sulla validità dell’alcoltest, spetta all’ente accertatore provare che l’apparecchio sia tarato, mediante un’apposita attestazione in tal senso.

A stabilire questi principi una recentissima sentenza del Giudice di Pace di Lecce depositata lo scorso 15 ottobre.

Un automobilista leccese che si era rivolto allo “Sportello dei Diritti” dopo essersi visto ritirare la patente di guida a seguito di un verbale elevato con lo stesso etilometro, aveva proposto ricorso lamentando non solo il fatto di essere sobrio al momento dell’accertamento, ma anche che, dello strumento utilizzato dall’ente accertatore, non vi fosse alcuna prova della preventiva verifica del regolare funzionamento. Ebbene il Giudice di Pace di Lecce, nella persona dell’avvocato Giuseppe Paparella, ha accolto le motivazioni del ricorrente, rilevando che nella circostanza il Prefetto di Lecce non avesse depositato alcuna prova della taratura dell’apparecchio.

Dunque laddove la taratura non sia acquisita, la validità dell’accertamento è tutta da dimostrare. Ne consegue la possibilità di annullamento del verbale e la restituzione della patente di guida eventualmente ritirata o sospesa.

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