OTRANTO – Coinvolgere attivamente cittadini, portatori di interessi e scolaresche oltre a introdurre nuove tecnologie in prospettiva di innescare un circolo virtuoso di riciclo della plastica. E’ questo l’obiettivo prioritario del progetto di cooperazione transfrontaliera RE.CO.RD., che si concentra sulla gestione e sullo smaltimento funzionale dei rifiuti in plastica in modo che risultino ecocompatibili, promuovendo un modello di fruizione sostenibile delle coste da seguire e imitare.
Dopo le azioni dimostrative a Santa Cesarea Terme e agli Alimini la carovana di RE.CO.RD. ha fatto tappa a Otranto per veicolare azioni dimostrative per la raccolta, la pesatura e il riciclaggio di materiali plastici direttamente presso la spiaggetta della Madonna dell’Altomare. In questo angolo di paradiso è stata rimessa in moto la macchina della divulgazione per implementare conoscenza e consapevolezza riguardo la salvaguardia della aree costiere.
Stavolta non hanno partecipato solo cittadini, turisti e famiglie, ma le scolaresche che rappresentano il futuro ingranaggio che farà muovere alle nuove generazioni il senso civico del rispetto nei confronti dell’ambiente.
Riutilizzare i rifiuti come la plastica contribuisce a preservare l’ambiente dall’inquinamento e a tenere pulito il mare.
Grazie al progetto Interreg Grecia-Italia Re.CO.RD. che vede capofila il Comune di Otranto, come partner italiani l’Università del Salento e il Comune di Santa Cesarea Terme e come partner greci il Comune di Lefkada e l’Istituto di Educazione Tecnologica dell’Epiro sono stati realizzati due prototipi sperimentali che consentono di trasformare i rifiuti in plastica in nuovi prodotti pronti al riuso attraverso stampanti 3D. Il loro meccanismo ha suscitato meraviglia e stupore oltre ad accendere la curiosità degli studenti che hanno partecipato in maniera attiva insieme alle loro docenti all’azione dimostrativa tra turisti e bagnanti in questo scampolo di fine estate anche se ormai siamo in autunno. Ma il senso civico non conosce stagione.
