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Inchiesta Multe & Voti: altre persone coinvolte. Codacons sarà parte civile

LECCE- Il procedimento è anche a carico di altre persone, sulle quali si sta indagando. All’indomani delle perquisizioni della Guardia di Finanza su un presunto sistema di scambio tra “multe e voti”, gli inquirenti stanno esaminando tutto il materiale sequestrato. Sono sei indagati nell’inchiesta che porta la firma dei pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci. Una vicenda che riguarda presunti illeciti nella gestione delle multe a Lecce. Sospetti approfonditi nel corso delle indagini e confluiti in un’informativa finita sul tavolo dei pm e sfociata in una raffica di perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni degli indagati da parte dei militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria con l’acquisizione di documenti e file. Gli indagati sono Luca Pasqualini, ex assessore alla Polizia Municipale di Lecce nell’era Perrone, l‘ex consigliere comunale Antonio Finamore, titolare di un’agenzia di pratiche, la sua compagna Luisa Fracasso, tenente della Polizia municipale, l’agente della municipale Loredana Valletta, la dipendente della Lupiae Francesca Vallone e l’impiegato nell’ospedale Vito Fazzi, Gianluca Lo Basso.

Tra le accuse ipotizzate, anche l’associazione a delinquere. Reati commessi dal 2012 sino al settembre 2018 con “condotta ad oggi perdurante”. I magistrati ipotizzano una serie di presunti favoritismi in cambio di voti, anche nell’ultima tornata elettorale. Diversi gli episodi sotto la lente: l’indicazione di dati e informazioni false nei motivi di ricorso avverso agli accessi alle Ztl, con l’indicazione del trasporto di persona disabile munita di pass, la falsificazione e retrodatazione della di validità per poi ottenere l’annullamento della multa, la presunta soppressione di verbali, o la sottrazione alle casse della pubblica amministrazione di somme incamerate quale pagamento degli utenti di multe attraverso il successivo annullamento del verbale dopo il ricorso al Giudice di Pace.

Intanto il Codacons è già pronto a costituirsi parte civile nell’eventuale processo che dovesse scaturire dalle indagini. “Le perquisizioni avviate dalla Procura della Repubblica di Lecce, per il tramite della Guardia di Finanza, se confermeranno le ipotesi di indagine, disegneranno una città in cui gli amici e gli amici degli amici vedevano annullarsi verbali della Polizia Municipale, bypassare le liste di attesa alla ASL o ottenere ingiusti passaggi nelle zone ZTL nel centro cittadino -scrivono dal coordinamento delle associazioni dei consumatori- Per poter annullare le multe comminate da un agente di Polizia Municipale, occorre oltre alla connivenza dell’agente accertatore, anche la completa omissione di controllo e l’adozione di procedure amministrative che consentono di annullare la sanzione al di fuori dei presupposti previsti per l’eventuale autotutela da parte dell’amministrazione.

Ciò avviene a danno non solo di tutti gli altri cittadini multati ma delle casse del Comune di Lecce e quindi di tutta la cittadinanza, portando alla sostanziale inutilità di qualsivoglia politica di gestione del traffico all’interno della città.
Appare quindi urgentissimo ed essenziale che il Comune di Lecce adotti e potenzi le proprie procedure di controllo interno della propria macchina burocratica”. Il Codacons invita tutta la cittadinanza a fornire ogni utile informazione e/o supporto alla Procura.

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