SCORRANO- Estorsioni con pagamento in denaro oppure in natura: il gruppo mangiava nei ristoranti e andava via senza pagare. Oppure prendevano dai negozio merce gratis. Le auto venivano fatte saltare in aria, così come diverse abitazioni. Per chi non pagava anche le croci sulle porte.
I carabinieri hanno documentando, ascoltando tutto in presa diretta, un incontro in campagna tra il sindaco di scorrano e alcuni degli arrestati: il Primo Cittadino, insieme ad un suo assessore era stato minacciato con un fucile, colpevole di ritardare, per problemi burocratici, alcune pratiche richieste dal clan e spesso impossibili da realizzare. Per questo si cercavano prestanome che potessero avere le autorizzazioni adatte. Episodio mai denunciato. In una intercettazione si sente uno di loro dire: se il Parco della Favorita non lo gestiamo noi non lo fa nessuno. Erano insomma i padroni di Scorrano, e la gente aveva timore. Un clima di terrore dove il clan faceva il bello e il cattivo tempo, dove i cittadini subivano, vittime della paura