GALLIPOLI- Il Sindacato Cobas ha incontrato il sindaco di Gallipoli e Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, per discutere delle iniziative che si possano intraprendere per far tornare indietro la Gial Plast, ditta colpita da misura interdittiva antimafia dalla Prefettura di Lecce, dal licenziamento di 30 lavoratori. “L’unica colpa di queste persone -scrive il sindacato- è quella di avere precedenti penali, spesso anche piccoli, 15/20 anni fa,che nulla hanno a che vedere con attuali possibili pressioni delinquenziali su azienda e amministrazioni”.
L’incontro si è svolto alla presenza alla presenza di un folto gruppo di lavoratori licenziati da Gial Plast non solo di Gallipoli, ma di tutta la provincia di Lecce e anche di Brindisi. “Si è discusso della possibilità di convocare in una apposita riunione la Gial Plast, gli enti preposti, come Arpal -Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro- e Ispettorato del lavoro, e le organizzazioni sindacali, per chiedere all’azienda la cancellazione dei licenziamenti e approvare una sorta di aggiornamento in continuo per evitare possibili infiltrazioni mafiose.Abbiamo deciso insieme una riunione “modello Brindisi”, dove sono stati evitati i licenziamenti di 16 lavoratori Ecotecnica. L’obiettivo è cancellare anche qui dei provvedimenti sbagliati ed ingiusti che hanno avuto come unico effetto quello di distruggere la vita di oltre 30 famiglie”.Il Presidente Minerva ha confermato il suo totale sostegno ai lavoratori licenziati, otto dei quali sono gallipolini. Si adopererà in questi giorni per ottenere l’incontro nella sede della Provincia di Lecce e intanto informerà il Prefetto Cucinotta. I lavoratori licenziati ripongono le loro speranze nel prossimo incontro, con la frase che li sta accompagnando in questi difficili giorni: “Non siamo mafiosi, abbiamo bisogno di tornare a lavorare”.