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La ricerca Almalaurea: per laureati a UniSalento meno lavoro e meno soldi

ROMA- Le difficoltà di contesto, legate al mercato del lavoro locale, incidono non poco sulla occupabilità dei laureati all’Università del Salento. Lo documenta il “XXI Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati” presentato in mattinata a Roma dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea.

Ad un anno dal conseguimento della laurea di secondo livello, risulta occupato il 55,8% dei giovani, oltre 14 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale del 69,4. A cinque anni dalla laurea, il tasso di occupazione cresce (e cresce leggermente delle 0,8% anche rispetto al dato di un anno fa), ma resta il divario di nove punti: risulta occupati il 76,2% dei laureati dell’Ateneo salentino, a fronte di una media nazionale dell’85,5%.

Resta anche un divario retributivo: a 5 anni dalla laurea, la retribuzione mensile netta media dei laureati salentini è di 1.251 euro, a fronte di una media nazionale di 1.459 euro. Ma dove vanno a lavorare? Il 71,7% è inserito nel settore privato, mentre il 22,5% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit 5,2%. L’ambito dei servizi assorbe l’85,7%, mentre l’industria accoglie il 12,6% degli occupati; marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

“Occorrerà dunque continuare a lavorare – commenta il rettore Vincenzo Zara – fungendo da stimolo e in raccordo con tutte le forze istituzionali ed economiche del territorio, ma anche a livello di sistema universitario nel contesto nazionale, per il miglioramento complessivo delle condizioni occupazionali soprattutto nel Mezzogiorno, affinché i laureati possano legittimamente perseguire e raggiungere i propri obiettivi professionali”.

Per quanto riguarda UniSalento, i laureati nel 2018 coinvolti sono 3.127, di cui 1.875 di primo livello, 984 magistrali biennali e 247 a ciclo unico; i restanti sono laureati o in altri corsi pre-riforma. Per il rettore Vincenzo Zara, inoltre, “le indagini rivelano che i laureati dell’Università del Salento si dichiarano in massima parte soddisfatti dall’esperienza complessiva nella propria Università (91,2%) e, in percentuale analoga, dal rapporto con i docenti (89,8%). In entrambi i casi, i dati sono superiori rispetto alla media nazionale. Leggermente superiore alla media nazionale la percentuale dei laureati in corso (53,8%), mentre sono in linea con le medie nazionali l’età media alla laurea, il voto medio di laurea, la percentuale di laureati che hanno svolto un’esperienza di studio all’estero (11%) e di quelli che hanno svolto tirocini riconosciuti (63,1%). Questi risultati confermano la crescita qualitativa del nostro Ateneo, in linea con le politiche strategiche adottate per il miglioramento della didattica (e quindi anche della ricerca), dei servizi e per l’internazionalizzazione dei percorsi”.

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