Attualità

Pass ZTL Gallipoli, Fasano e Cataldi presentano esposto in Procura

GALLIPOLI – I consiglieri comunali di Gallipoli Futura, Flavio Fasano e Giuseppe Cataldi, presentano un esposto in Procura dopo aver chiesto al Dirigente del Settore Polizia Locale di conoscere i nomi dei beneficiari dei pass per la ZTL della città ionica.

Una richiesta di accesso agli atti, come precisano i due consiglieri gallipolini “ frenata da qualcuno”. “Il 17 maggio la prima richiesta di conoscere il numero dei pass rilasciati direttamente dal Sindaco o dagli assessori e da considerarsi in deroga alla normativa regolamentare. Il 20 maggio la risposta, poi l’ulteriore istanza con la quale si chiedeva di conoscere i nominativi degli assegnatari in deroga del pass, e le motivazioni per le quali, gli stessi, sono stati rilasciati”. Nelle scorse ore la “risposta” del Comandante dei Vigili: “ l’articolo 11 del regolamento comunale sulla  disciplina di funzionamento della zona a traffico limitato  e dell’area pedonale urbana statuisce che al sindaco o all’assessore delegato è attribuita, in casi eccezionali o particolari, la facoltà di operare deroghe a quanto stabilito nel presente regolamento, a loro insindacabile giudizio. Anche riguardo al rilascio dell’elenco dei beneficiari non posso fornire l’elenco poiché gli stessi potrebbero aver addotto motivazioni meritevoli di tutela previste dal garante della privacy”. “In appena 39 giorni, dall’istituzione del divieto di accesso con auto nel Centro Storico, iniziato lo scorso 11 aprile, il Sindaco Minerva, proseguono i due consiglieri, ha già rilasciato ben 151 Pass in derogauno addirittura anche da un Consiglieresu un totale di 198 che nello scorso 2018 furono complessivamente rilasciati! Noi, avevamo ed abbiamo pieno diritto di accedere a questi atti NON SEGRETATI ed aventi natura “pubblica”.  Non solo di “omissione d’atti d’ufficio” qui si parla, ma di un vero e proprio “abuso” poiché, nell’impedire il legittimo espletamento di una funzione istituzionale posta in testa ai Consiglieri comunali, è stata palesemente violata la normativa sull’accesso agli atti di cui al Testo Unico sugli Enti Locali così come ulteriormente “protetta” dallo Statuto e dal Regolamento comunale in materia, con grave danno alla trasparenza dell’azione amministrativa”.

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