ARNESANO- La tragica vicenda dell’esplosione verificatasi in una tettoia esterna ad una fabbrica di fuochi d’artificio in Arnesano che causò la morte di Gabriele Cosma, 19 anni, figlio del titolare e di un altro dipendente, Gianni Rizzo, è approdata nelle aule del TAR di Lecce. A seguito dell’evento tutt’ora al vaglio della magistratura penale, il Prefetto di Lecce aveva disposto la revoca della licenza di fabbrica e vendita di fuochi d’artificio con la cessazione dell’attività d’impresa. Il provvedimento prefettizio è stato impugnato dal titolare Sig. Cosma, a mezzo degli Avv.ti Pietro e Antonio Quinto, che hanno evidenziato l’illegittimità del provvedimento in relazione alla effettiva dinamica dell’incidente ed alla insussistenza di precise ed accertate responsabilità del titolare della licenza.
Il TAR, accogliendo le tesi degli Avvicati ha accordato la tutela cautelare sul provvedimento di revoca, riconoscendo il pregiudizio grave ed irreparabile lamentato dal ricorrente.