
LECCE (di M.C.) – Un pomeriggio indimenticabile; l’11 maggio 2019 resterà nella storia di Lecce per sempre.
La squadra di mister Liverani di fronte ad un stadio stracolmo di passione porta a termine una missione speciale e stacca il biglietto per la serie A.
Inutile parlare di tecnica e tattica, in campo serve il cuore e quel cuore i giallorossi lo mettono a disposizione dei propri tifosi e mettono il punto esclamativo su una stagione esaltante.
In campo succede quello che tutti sognavano: dopo 9 minuti Falco con una delle giocate delle sue chiede il triangolo a Venuti che lo chiude alla perfezione e lui con la solita precisione serve la sfera in mezzo dove arriva Petriccione che batte Lamanna. Il resto sono emozioni allo stato puro che si ripetono al 27° quando lo stadio esplode di gioia: è ancora Falco a servire una palla d’oro, questa volta a Lamantia che incorna e raddoppia in un Via del Mare che diventa una bolgia.

“Se penso a dove eravamo – afferma il Presidente Saverio Sticchi Damiani in sala stampa – in questo campionato c’erano squadre più accreditate per compiere il salto, è tutto merito di un allenatore straordinario, di un direttore sportivo che in silenzio ha lavorato benissimo per tre anni, dei ragazzi che sono bravi calciatori e che hanno capito subito di essere finiti in un posto dove non si poteva scherzare con questa maglia e si sono sempre comportati da autentici professionisti”.
E pazienza se Capradossi prova a riaprire la gara al minuto 83 mettendola alle spalle di Vigorito, pazienza, perché le emozioni giallorosse ormai sono alle stelle, anche perché in questa stagione le difficoltà sono state tante ma la squadra di Liverani ha sempre reagito:

“È emozionante, io vivo di emozioni ed entusiasmo – afferma Liverani – se mi spengo non posso essere utile alla squadra. Abbiamo avuto un milione di problemi – ricorda -, le due rimonte, la sconfitta di Ascoli, qualche mugugno un po’ di negatività, poi la doppietta di Palombi contro il Venezia e da lì in poi è stato un Lecce in crescendo. Un’altra fase decisiva è stata quella delle tre partite casalinghe: un passaggio di grande positività”.
Una promozione nella massima serie che può significare il riscatto per un territorio intero, il Salento, una serie A che arriva dopo sei lunghi campionati di serie C e uno di B e adesso spazio al futuro: “Arriviamo in Serie A per restarci altrimenti non ha senso arrivarci – sottolinea il presidente del Lecce – faremo di tutto con criterio, non saremo schiavi del risultato, faremo tutto per il bene del club”.
Il resto è già storia: per ora però a Lecce è festA.
