MAGLIE-Raggiunto da un proiettile che gli ha perforato la gola, ucciso in via Don Luigi Sturzo a Maglie, davanti ad alcuni testimoni, al culmine di una lite. E’ morto così Mattia Capocelli, 28 anni di Maglie, arrivato in condizioni disperate nell’ospedale di Scorrano alle 2 del mattino e deceduto alle 3.15. I medici non hanno potuto far nulla per salvarlo. E’ stata la dottoressa in servizio nel Pronto Soccorso, dove il giovane è stato portato dagli amici, ad allertare i carabinieri arrivati poco dopo sul posto. Gli investigatori hanno presto chiuso il cerchio attorno all’assassino grazie a riscontri, ascolto di testimoni e visione dei filmati delle telecamere presenti in zona.
Dopo una notte in fuga l’autore dell’omicidio si è costituito: si tratta di Simone Paiano di 25 anni, anche lui di Maglie. E’ stato fermato con l’accusa di omicidio e dopo l’interrogatorio con il pm di turno Maria Consolata Moschettini e con il coordinatore della Dda Guglielmo Cataldi è stato portato in carcere. Ha confessato dichiarando di aver sparato per difendersi da un agguato.
Ai militari che lo hanno ascoltato ha raccontato di essere stato accerchiato da più persone e di essere stato aggredito con una lama. Solo a quel punto avrebbe- secondo la versione fornita in presenza del suo avvocato Dimitry Conte- estratto la pistola e sparato, nel tentativo di colpire il 28enne alla spalla. “Non volevo ucciderlo- ha detto- ma ferirlo. Solo questa mattina ho saputo che Mattia era morto”.
Le indagini dei carabinieri di Maglie e del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo di Lecce erano scattate immediatamente. L’agguato è avvenuto all’1.15 nei pressi di un furgoncino di panini dove erano presenti, oltre alla vittima, anche altri avventori. Capocelli era un volto noto alle forze dell’ordine e in passato era stato anche arrestato. La sua salma si trova ora nell’ospedale Vito Fazzi dove nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia.
Anche Paiano aveva avuto precedenti con la giustizia.
M.Cos.