LECCE – (di Tonio De Giorgi) Un po’ di paura, qualche brivido, un tempo più o meno equilibrato, nella ripresa invece il Lecce sistema la pratica Carpi in otto minuti e al 28′ arriva pure il primo gol in giallorosso di Tumminello che sigla il 4-0. “In avvio abbiamo interpretato male la sfida – afferma l’allenatore giallorosso in sala stampa -, ma avevamo immaginato che l’aggressività del Carpi non sarebbe durata per novanta minuti. poi ci sono i momenti in cui questa squadra quando ha una flessione mentale e si complica la partita. I giocatori di qualità non devono sbagliare in quei momenti – spiega -, un po’ di disattenzione e superficialità nel giro palla complicano la partita quando sembra già chiusa. Per questo dobbiamo lavorare tanto, a quattro partite dalla fine conta più la testa, quando molliamo con la testa diventa dura”. Il tecnico giallorosso spiega cosa non è andato nel primo tempo. “Faccio innanzitutto i complimenti a Bleve, ci ha messo delle pezze – continua -, è un portiere affidabile. Nel primo tempo, però, abbiamo sbagliato qualcosa: Mancosu, ad esempio, non giocava facile, la rotazione della palla era lenta, le preventive avevano tempi sbagliati. Abbiamo sofferto le distanze, è mancato il palleggio ravvicinato tra i centrocampisti con Petriccione e Tabanelli che si alzavano sulla linea degli attaccanti”. Tachtsidis, che nel finale ha giocato al fianco di Meccariello, era isolato nel trovare i raccordi giusti. “Un giocatore straordinario, se sbaglia meno come nel secondo tempo, tanto meglio – aggiunge -, nella ripresa si è vista più qualità, Falco ne ha messa tanta, è stato devastante a differenza del primo tempo. Anche Mancosu è cresciuto dopo l’intervallo”. Contro il Carpi è finalmente arrivato il primo gol di Tumminello. “Spero sia scoccata la scintilla per lui – conclude -, deve ripartire da questo gol avendo la stessa fame che aveva a 15 anni, se con la sua qualità ritrova quella fame può diventare importante in questo rush finale”.

Deluso, ma fiducioso il tecnico del Carpi Castori. “Avevamo tanti assenti – afferma -, ci mancava pure l’infortunio di Arrighini. Certo il suo errore in avvio ha influito. Dopo un avvio a ritmi alti, che è una delle nostre prerogative, siamo calati e la cosa che mi fa più arrabbiare è l’atteggiamento avuto quando siamo andati sotto”. Il tecnico dedica un pensiero al Lecce. “Se la può giocare per la promozione diretta – conclude -, però non conosco il calendario dei giallorossi, devo pensare al calendario della mia squadra”.