Cronaca

“Favori e giustizia”, dalle nuove indagini richieste di assunzioni e promozioni a primario

LECCE- Nel processo a carico del pm Emilio Arnesano, nato dall’inchiesta su “favori e giustizia”, irrompono le nuove indagini della guardia di finanza di Lecce. Riascolto e trascrizioni di telefonate e messaggi whatsapp acquisiti dopo il sequestro dei cellulari agli imputati, quindi dopo il loro arresto. Come annunciato dal pubblico ministero nel corso della prima udienza nel Tribunale di Potenza, la finanza ha depositato i verbali delle nuove indagini.

L’attenzione degli investigatori si focalizza su alcuni punti ritenuti “rilevanti” : la partecipazione di Arnesano, su invito del dottor Carlo Siciliano, ad una manifestazione nel porto turistico di Brindisi riguardante una la premiazione della società Igeco Costruzioni Spa da parte di una società nautica statunitense. In tale occasione il magistrato avrebbe chiesto a Siciliano di intercedere presso l’amministratore della società  (nei confronti della quale egli dichiara di avere in carico un fascicolo processuale) per far assumere il proprio figlio. Sempre in quella occasione Arnesano ammette di aver ricevuto un regalo dal dottor Trianni in occasione della ormai nota battuta di caccia alla quale entrambi avevano partecipato. La manifestazione si è tenuta a Brindisi l’11 luglio 2014. Le indagini hanno accertato che a partire dal novembre 2014 il figlio di Arnesano è stato assunto presso la Igeco con un contratto a tempo determinato. Questo dimostra, secondo gli inquirenti, come l’intercessione di Siciliano sia andata a buon fine, e come i rapporti tra il pm e il medico fossero precedenti alla compravendita della barca.

Dalle nuove carte depositate emergono inoltre ulteriori rapporti tra Arnesano e l’ex dirigente dell’Asl Lecce Ottavio Narracci. Arnesano utilizza il telefono di una sua conoscente per comunicare con Narracci e chiedergli un aiuto per far assumere il figlio e la figlia della donna. Arnesano chiede a lei di scrivere al direttore pretendendo però che in calce venga aggiunto lo pseudonimo “la famiglia”, così da permettere al Narracci di capire da chi stesse arrivando veramente la richiesta e così da impedire, come da lui stesso dichiarato, a chi stesse intercettando di risalire a lui. Ma c’è un’altra richiesta che Arnesano avanza a Narracci attraverso il cellulare della donna: quella di valutare se è possibile assegnare il primariato dell’ospedale di Gallipoli ad un medico che non lo ha ottenuto in una precedente selezione per l’ospedale di Lecce. Una vicenda quindi per la quale lui si starebbe interessando personalmente.

Secondo gli investigatori le conversazioni intercorse tra Arnesano e la donna, intercettate sia in auto che nell’ufficio del pm, evidenziano come Arnesano eviti volutamente  di contattare con il proprio telefono Narracci in conseguenza delle contestazioni a lui mosse dal Procuratore Aggiunto Elsa Valeria Mignone, titolare del fascicolo processuale che riguardava Narracci, in seguito alla richiesta di assoluzione del direttore generale da lui avanzata.

Ulteriori conversazioni intercettate dimostrano inoltre come Arnesano, poco dopo l’assoluzione di Narracci, ha richiesto allo stesso di intercedere presso la Tundo Vincenzo Spa per chiedere un posto di lavoro per un suo conoscente.

M.Cos.

Articoli correlati

Incidente sulla tangenziale ovest: code e rallentamenti

Redazione

Travolse e uccise una 15enne, condannato a 7 anni per omicidio stradale

Redazione

Strage Castel D’Azzano, il carabiniere salentino è ancora in coma. Parla il papà

Redazione

Tragedia di Castel d’Azzano, tra i feriti anche un carabiniere salentino: vivo per miracolo

Redazione

Incendio in abitazione: paura a Salve

Redazione

Cade da un’altezza di tre metri durante un sopralluogo, grave operaio di Melendugno

Redazione