LECCE – L’inchiesta sulle presunte zone d’ombra nell’Asl di Lecce, che tirano in ballo la vicenda del Poliambulatorio du Martano, continua e si allarga con nuove indagini, acquisizioni da parte della guardia di finanza e ascolti di persone informate sui fatti.
In mattinata l’ex direttore generale della Azienda sanitaria locale, Silvana Melli,ha raggiunto il comando provinciale della Guardia di Finanza in Piazzetta Dei Peruzzi: ha consegnato tutta la documentazione che era nella sua disponibilità.
I lavori per il Poliambulatorio di Martano sono stati finanziati dalla Comunità Europea e ancora non sono conclusi, nonostante la consegna sarebbe dovuta avvenire nel 2015. Non solo. C’è anche la questione delle risonanze magnetiche senza collaudo negli ospedali. Questi i principali nodi al vaglio degli inquirenti.
La stessa Melli venerdi scorso è stata convocata in Procura, come persona infornata dei fatti, dal pm titolare delle indagini, il dottor Prontera. Qui si è tenuto un lungo colloquio su questioni che hanno riguardato da vicino l’ex direttore generale negli anni in cui era, appunto, a capo dell’Asl leccese e durante i quali aveva voluto, nominando una Commissione Legalità, fare chiarezza sugli appalti e lo stato dei lavori di opere già finanziate. Commissione della quale avevano fatto parte diversi tecnici come l’ingegnere Luigina Quarta e l’ex comandante dei vigili del fuoco Tuzzolo. I lavori della Commissione avevano dato dei risultati messi poi nero su bianco e portati a conoscenza del direttore Melli: molte e diverse le criticità segnalate e documentate durante i numerosi sopralluoghi nelle strutture ospedaliere. Molti dei componenti della commissione sono stati già ascoltati in Procura per chiarire soprattutto la vicenda del Poliambulatorio di Martano, che vede già due persone iscritte nel registro degli indagati e sul quale anche l’Anac ha chiesto delucidazioni.