Cronaca

Fanno fallire le società e si rifugiano alle Canarie, due imprenditori in manette

BRINDISI – I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di due imprenditori brindisini per i reati di bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio.

Le indagini sono scaturite dal fallimento di due società, operanti nel settore del commercio di abbigliamento e accessori, con sede in Brindisi e punti vendita (dei marchi Benetton, Sisley, Alcott, Primadonna Collection ) nelle province di Lecce e Brindisi. L’attività investigativa ha permesso di appurare che i due imprenditori, ciascuno nell’ambito del ruolo ricoperto nelle società fallite, hanno cagionato il dissesto finanziario delle stesse ponendo in essere condotte fraudolente finalizzate alla distrazione di beni e disponibilità liquide dal patrimonio delle imprese per un valore complessivo di 3 milioni di euro, minando, in tal modo, la solidità economica delle stesse. Gli indagati, per impedire la ricostruzione del patrimonio e dei movimenti d’affari delle imprese avrebbero anche sottratto i libri e le scritture contabili delle società, simulando il reato di furto I due imprenditori brindisini, all’indomani del fallimento della prima delle due imprese e dopo aver espatriato, avrebbero costituito con le somme distratte dal patrimonio delle fallite altrettante società a Las Palmas de Gran Canaria in Spagna dove si erano trasferiti. Dopo il mandato di arresto europeo per loro sono scattate le manette.

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