SQUINZANO-Un incendio dai contorni inquietanti quello che in queste ore sta tenendo impegnati nelle indagini i carabinieri della compagnia di Campi Salentina e della tenenza di Squinzano. Due auto sono state date alle fiamme nella notte proprio a Squinzano, ed entrambe sono riconducibili ad Antonio Pierri, collaboratore di giustizia, attualmente in una località protetta. L’incendio dei due mezzi, un’Opel Astra ed una Panda, è avvenuto alle 3.10 nella notte tra sabato e domenica. Le due auto erano parcheggiate per strada, vicine. Secondo i vigili del fuoco, intervenuti appena scattato l’allarme, il rogo è presumibilmente doloso. Le auto appartengono alla sorella di Pierri e al cognato di questo. Ma al momento è troppo presto per stabilire che ci siano dei collegamenti con il collaboratore o se il movente dell’incendio sia da ricondurre ad altro. Le indagini sono a tutto campo. Pierri, arrestato nel corso dell’operazione Paco dei carabinieri di Campi Salentina, era stato coinvolto anche nell’operazione Vortice-Deja Vu e poi condannato. Nel 2015 aveva cominciato a rivelare agli inquirenti diversi scenari sulla Scu del Nord Salento raccontando di rapine, droga ed usura. Che sia un’intimidazione rivolta a lui attraverso i suoi familiari è ancora molto presto per dirlo. I contesti potrebbero anche essere diversi. Di certo non è la prima volta che accade. Nel giugno del 2015 qualcuno incendiò l’auto della madre.
Mariella Costantini