SURBO – L’intercessione di un fantomatico medico compiacente presso la commissione Inps di Campi Salentina avrebbe, a loro dire, consentito alla loro vittima, un anziano di Surbo, l’ottenimento dell’indennità di accompagnamento, (516 euro mensili). Ma per ottenere il sussidio il malcapitato avrebbe dovuto sborsare 1000 euro. E’ stata la badante che si occupa dell’assistenza dell’uomo a denunciare l’accaduto ai Carabinieri della Stazione di Surbo. La presenza e la richiesta di denaro dei due individui ha insospettito la donna. I militari di Surbo, coordinati dal Maresciallo Maggiore Damiano Pascali, in collaborazione con i colleghi di Squinzano e sotto la direzione del pubblico ministero Maria Vallefuoco hanno immediatamente avviato le indagini che hanno consentito di stringere il cerchio ed incastrare i due ora agli arresti domiciliari. A finire nei guai Valerio Genco, 55enne e Marialuisa Puce, 46enne entrambi di Squinzano.
Utili a ricostruire i ripetuti incontri in casa della vittima le registrazioni eseguite di nascosto dalla badante. I due avrebbero millantato l’intercessione di un non meglio precisato medico compiacente, membro della commissione medica presso l’Inps di Campi Salentina che avrebbe anche influito positivamente alla celere definizione delle pratiche sanitarie connesse alla corresponsione degli arretrati relativi all’indennità. A rendere ancora più credibile la richiesta di denaro è stato il fatto che la donna fosse dipendente dell’ospedale di Campi Salentina e quindi astrattamente in grado di avere conoscenze e contatti in ambito sanitario.
