SALVE –È stata portato a riva in mattinata il peschereccio risucchiato dal mare a Pescoluse, Marina di Salve, durante una battuta di pesca che ha dovuto fare i conti con il mare grosso. È ancora sotto shock Cosimo Piro, 33 anni, l’unico che è riuscito a salvarsi nuotando disperatamente tra le onde fino a raggiungere il bagnasciuga, lanciando poi l’allarme.
Era con il padre Fabrizio, 53 anni, e con l’amico Damiano Tricarico di 43: di loro, ad ora, nessuna traccia. Cosimo aveva tentato di salvarli ma nulla ha potuto contro la burrasca. Le ricerche intanto continuano e si spostano più a sud: i sommozzatori dei vigili del fuoco sono al lavoro nella zona tra Pescoluse e Torre Vado. Due motovedette della Guardia Costiera scandagliano l’area circostante. Intanto, nonostante le condizioni atmosferiche ancora avverse, il semicabinato a bordo del quale si trovavano i tre pescatori gallipolini è stato trascinato sulla terraferma per poi essere trasferito al deposito giudiziario.
I vigili del fuoco del Nucleo sommozzatori di Brindisi, che in mattinata hanno preso posto dei colleghi di Bari, hanno trasferito la base delle ricerche al largo di Torre San Gregorio, marina di Patù. Un secondo elicottero interverrà proprio in quella zone: i due pescatori potrebbero essere stati trascinati a riva o nelle insenature, dacchè la zona di secca in cui l’imbarcazione si è presumibilmente ribaltata dista poco più di 700 metri da terra. Intanto queste per i famigliari sono ore di angoscia profonda: le acque torbide e il maestrale non aiutano a tener viva la speranza.