LECCE- 2 anni e 8 mesi di reclusione per aver calunniato il meccanico di Patù Fausto Nicolì per averlo tirato in ballo, più volte, nell’omicidio della giovane Noemi Durini. Arriva un’altra condanna per Lucio Marzo, assassino reo confesso della 17enne di Specchia, inflitta dal gup Carlo Cazzella dopo la discussione in abbreviato. L’udienza in mattinata al quinto piano del tribunale, alla presenza dello stesso Lucio, arrivato blindatissimo a Lecce, difeso dall’avvocato Luigi Rella e dello stesso Nicolì, rappresentato dall’avvocato Luca Puce.
5 mila euro di provvisionale quella decisa dal giudice, a fronte di un risarcimento di 100 mila euro avanzato dalla vittima della calunnia. Il pm Giovanna Cannarile aveva chiesto 2 anni, il gup è andato oltre. Fausto Nicolì è stato tirato in ballo da Lucio più volte nel corso delle indagini, anche con delle lettere. Secondo il ragazzo il meccanico avrebbe avuto parte attiva nell’omicidio di Noemi e lo avrebbe poi, sotto la minaccia di sterminare la sua famiglia, costretto a confessare di aver fatto tutto da solo. Nicolì aveva deciso di denunciare Lucio per calunnia aggravata, reato per il quale è stato ora condannato.