TREPUZZI-SQUINZANO – Era l’11 ottobre del 2016 quando vi abbiamo mostrato bustoni interi di generi alimentari, cosidetti “aiuti umanitari”, abilmente occultati tra l’erba alta e dietro i muretti a secco. Oggi torniamo su una stradina di campagna che collega il comune di Trepuzzi a quello di Squinzano. La zona è diversa ma la situazione è la stessa.
Si conclude qui, sul ciglio della strada, ancora una volta, la corsa alla beneficienza. Qualcuno ha infatti scelto di disfarsi di interi pacchi di biscotti, prodotti alimentari per l’infanzia, riso, latte e buste di pan grattato ancora intatte.
I sacchetti, sparsi qua e là, si confondono tra materiale di risulta abbandonato, mobilia, altra spazzatura e non finisce qui. Ci sono tanti, tantissimi, capi di abbigliamento.
Senza pudore, alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti, gli aiuti umanitari dell’Unione Europea gettati un pò ovunque fanno di questa porzione di macchia mediterranea una sorta di minimarket a cielo aperto.
E mentre le mense Caritas faticano a mettere una toppa all’emergenza povertà, qui qualcuno ha forse smesso di apprezzare quello che qualcun altro prega di poter avere.
E.Fio