LECCE- Dopo due mandati consecutivi, non si può più essere eletti nei Consigli degli ordini circondariali forensi anche se quei mandati sono stati espletati solo in parte prima dell’entrata in vigore della legge del 12 luglio 2017. Rischia di avere così ripercussioni pesanti anche sull’Ordine degli avvocati di Lecce (e non solo) la decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.
In questi giorni, infatti, sono state depositate le candidature in vista delle elezioni fissate per il 17 e 18 gennaio. A riproporsi anche Roberta Altavilla e Raffaele Fatano, rispettivamente presidente e vicepresidente uscenti, che rischiano ora di essere esclusi dalla competizione. “Mi riservo di valutare la sentenza e prendere le mie decisioni”, dice Fatano. “Ritengo che questa sentenza non produca effetti escludenti – aggiunge Altavilla – ma la leggeremo e non intendiamo sottrarci alle opportune valutazioni. Le farò in maniera congiunta e convinta con chi mi affianca. Credo che questa consigliatura sia stata molto proficua. Preciso che si tratta di una sentenza della Cassazione a Sezioni Unite non perché fissa un principio di diritto ma perché le Sezioni Unite hanno competenza esclusiva su materie di natura ordinistica. In questo caso, si riferisce all’Ordine degli Avvocati di Agrigento, sebbene pare voglia dettare un principio generale”.
“La Commissione elettorale tenga doverosamente conto di tale pronunciamento e ammetta soltanto chi è eleggibile”, dicono da Avvocatura di Base i candidati Salvatore De Mitri, Massimo Zecca e Marco Elia. Sul punto interviene anche il presidente della Camera Civile Salentina, Salvatore Donadei: “Spiace che l’Avvocatura non abbia saputo, come dire, risolvere da sé questo tipo di (grave) problema, stante l’orientamento, sul punto assolutamente conservatore, assunto dal Consiglio Nazionale Forense, ma tant’è. Evidentemente chi di dovere non potrà non trarre le dovute conseguenze, serenamente e senza ulteriori resistenze”.